Specchio delle Brame

Oggetti Magici
Lo Specchio delle Brame è un grande specchio magico che Harry scopre in uno dei corridoi laterali di Hogwarts in Harry Potter e la pietra filosofale. In cima si trova un’iscrizione Erouc li am otlov li ottelfir non che letta al contrario diventa Non rifletto il volto ma il cuore. Il nome dato nella prima traduzione italiana a questo oggetto magico è un’evidente citazione dello specchio delle brame della favola Biancaneve. Nella nuova traduzione italiana del 2011 il nome dello specchio viene ribattezzato Specchio delle Emarb, mantenendo sia la citazione fiabesca della vecchia edizione italiana, che il gioco di parole di quella originale. Harry ci vede i suoi genitori e l’intera famiglia Potter dietro di lui Ron si vede Caposcuola, capo di Grifondoro e capitano di Quidditch reggendo la coppa del Quidditch. Silente dice di vedere sé stesso con in mano dei calzini, visto che ne ha sempre bisogno e non ne riceve mai per Natale. Nel settimo libro si scopre che in realtà Silente, come Harry, vede sua madre, Kendra, e sua sorella, Ariana; la prima uccisa accidentalmente dalla stessa Ariana che, poiché era malata, non riusciva a controllare la magia; la seconda muore durante un litigio tra Albus, Aberforth e Grindelwald. Lo Specchio delle Brame è l’ultima protezione della pietra filosofale. Silente nascose lo Specchio e dentro di esso la Pietra. In questo modo solo una persona che volesse trovare la pietra l’avrebbe potuta ottenere. Chiunque avesse desiderato usare la Pietra avrebbe visto invece sé stesso preparare l’Elisir di lunga vita e trasformare i metalli in oro, visto che questo era il suo desiderio. Harry Potter, di fronte allo specchio, desidera trovare la pietra per sottrarla a Raptor, ma non ha alcun desiderio di usarla, quindi vede sé stesso nell’atto di mettersi la pietra in tasca, dove poi la troverà. A partire dal 2011, nella traduzione curata da Stefano Bartezzaghi con l’intento di essere più fedele all’opera originale, l’oggetto è stato ribattezzato “Specchio delle Emarb” e l’iscrizione modificata in Emarb eutel amosi vout linon ortsom, cioè Mostro non il tuo viso ma le tue brame. Su Pottermore in un contenuto inedito che lo riguarda la Rowling crede che l’oggetto fosse stato portato in passato da un professore di Hogwarts affascinato dal suo potere. Nascosto da oltre un secolo nella Stanza delle Necessità, Silente lo recupera per modificarlo per lo scopo presentato nel primo libro.