- Pianterreno: Incidenti da manufatti, esplosioni di calderoni, ritorno di fiamma di bacchette, scontri tra scopea.
- Primo piano: Morsi, punture, scottature, spine.
- Secondo piano: Batteri magici; malattie contagiose: vaiolo di drago, nausea da svanimento, scrofungulus.
- Terzo piano: Avvelenamento da pozioni e piante, eruzioni, rigurgiti, risa incontrollabili.
- Quarto piano: Lesioni da incantesimo, fatture ineliminabili, maledizioni, applicazione errata di incantesimi.
- Quinto piano: Sala da tè per i visitatori e negozio.
L’ospedale San Mungo viene nominato per la prima volta nel quarto libro, quando Albus Silente dice a Harry Potter che i genitori di Neville Paciock, le cui menti furono inesorabilmente devastate dalle torture inflitte loro dalla Mangiamorte Bellatrix Lestrange, sono ricoverati lì. Poi, nel quinto libro della saga, L’Ordine della Fenice, vi viene ricoverato Arthur Weasley, padre di Ron Weasley, dopo aver subito un attentato da parte di Voldemort durante il suo servizio per l’Ordine della Fenice, e in questa occasione Harry si reca all’ospedale per la prima volta. Vi sono ricoverati tra gli altri anche Gilderoy Allock, ex professore di Hogwarts nella materia di Difesa contro le arti oscure. Tra i guaritori di San Mungo si segnala Dilys Derwent, poi Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts dal 1741 al 1768; il suo quadro è appeso nella hall dell’ospedale. Infatti, nel quinto libro, dopo l’attacco ad Arthur Weasley, Dilys passa dal suo quadro al San Mungo all’altro nell’ufficio di Albus Silente. Nel quinto libro vi viene ricoverata la professoressa McGranitt per un lungo periodo, a causa di quattro schiantesimi ricevuti in pieno petto da alcuni funzionari del Ministero della Magia accompagnati da Dolores Umbridge. Nel sesto libro vi viene ricoverata anche la studentessa della casa del Grifondoro Katie Bell dopo aver toccato una collana maledetta proveniente dal negozio di Notturn Alley Magie Sinister.