
Gilderoy Allock è un personaggio della saga dei romanzi di Harry Potter, scritti ed ideati dalla scrittrice di successo JK Rowling negli anni novanta ma concretizzati alcuni anni dopo. Figlio di una Strega e un Babbano, con due sorelle maggiori, Gilderoy si rivelò l’unico dei tre a manifestare capacità magiche e, pertanto, fu il prediletto dalla madre. Questo, assieme alle sue capacità magiche, contribuirono a far crescere la sua vanità . Quando arrivò a Hogwarts, fu smistato in Corvonero. Nonostante l’alta intelligenza, che gli avrebbe fatto ottenere ottimi risultati col duro lavoro, si rivelò molto pigro, così indirizzò il suo talento verso scorciatoie e raggiri. Allock, nel secondo libro, diventa il professore di Difesa contro le Arti Oscure a Hogwarts, non per particolare abilità ma per assenza di candidati, rimpiazzando il defunto professor Raptor. A causa delle sue maniere eccessivamente melense e pompose, si attira subito l’odio degli altri, e soprattutto quello degli studenti, in particolare di Ron e Harry. Hermione invece sembra esserne ammaliata, come del resto gran parte delle studentesse. Le sue lezioni sono costituite unicamente dal leggere agli alunni brani dai suoi libri, servendosi talvolta di Harry per inscenare delle interpretazioni nelle sue imprese. I sospetti sulle sue effettive incapacità hanno conferma verso la fine del libro: quando Ginny viene rapita dal Basilisco, viene indirizzato verso la Camera dei Segreti dagli altri professori. In questo modo si pensa che, riuscendo nella missione, possa dare ancora una volta prova delle sue capacità raccontate nei suoi libri e manuali, ed è a questo punto che confessa a Ron ed Harry di aver cancellato la memoria ai maghi che avevano realmente compiuto le imprese da lui raccontate. Viene comunque costretto, dopo che la sua bacchetta gli viene sottratta, ad entrare nella Camera. Lì recupera quella di Ron e tenta di cancellare la memoria anche ai due amici, ma la bacchetta, essendo rotta, produce l’incantesimo dal lato opposto e cancella la memoria a lui, impedendogli di ricordare le sue malefatte e di essere un mago. Dunque è costretto a uscire dall’insegnamento per farsi ricoverare all’ospedale San Mungo, in modo da recuperare la memoria. Dopo tre anni, quando Harry e i Weasley visitano al San Mungo Arthur, è ancora ricoverato all’ospedale magico, dove riceve lettere dai suoi fan e, avendo da poco imparato a scrivere con le lettere attaccate, riesce a rispondergli, nonostante non sappia perché gli mandino lettere. È un mago di bell’aspetto, con fluenti e biondi capelli ondulati e un sorriso seducente. Riguardo al suo abbigliamento si può dire che, nel film, è ispirato ai poeti romantici, guarnendo la bella figura del mago con abiti composti da foulard e rasi svolazzanti, di colori sgargianti ma in tonalità pastello. È stato insignito dell’Ordine di Merlino, terza classe, e ha vinto 5 volte il premio del Sorriso più Seducente del Settimanale delle Streghe. Come racconta lui stesso nei suoi innumerevoli libri autobiografici, avrebbe compiuto numerose imprese straordinarie uscendone sempre sano e salvo, in modo da poterle raccontare. In verità , egli è decisamente poco abile come mago, sembra che abbia dimestichezza solo con gli incantesimi di memoria, che gli hanno permesso di modificare la memoria a maghi e streghe che erano stati i reali autori di quelle nobili gesta, guadagnando così notorietà e gloria grazie ai libri che scrive riguardanti queste avventure, di cui si prende ingiustamente il merito.