
Frank Bryce è un personaggio che compare solo nel primo e nel terzultimo capitolo del quarto libro. È un uomo anziano, che molti ritengono il colpevole dell’assassinio di coloro che erano i nonni e il padre di Lord Voldemort, per i quali lavorava come giardiniere. Viene scagionato per insufficienza di prove, in quanto l’autopsia della polizia scientifica mostra che i tre morti non hanno lesioni riconducibili a colpi di armi da fuoco od armi da taglio, avvelenamento, soffocamento, malattia, semplicemente perché erano stati colpiti da un Anatema che Uccide, che non lascia tracce. Nonostante ciò, molti Babbani di Little Hangleton continuano a diffidare di lui, a cominciare da dei ragazzini che si divertono a tormentarlo. Nel primo capitolo del quarto libro, si accorge dalla sua capanna che una luce divampa in casa Riddle, ormai abbandonata e da lui custodita, così decide di andare a vedere, e scopre che in realtà ad esservisi introdotti sono Voldemort, Peter Minus e il serpente Nagini. Scoperto da questa ad origliare, viene ucciso da Voldemort con l’Avada Kedavra e ricompare nel terzultimo capitolo, durante il duello fra Harry e Voldemort nel cimitero, sotto forma di spirito. Nel corso del duello, si scatena un effetto che mostra le ultime magie della bacchetta di Voldemort, tra cui gli anatemi mortali, in ordine inverso e lega le bacchette magiche dei due in un raggio di luce. Di conseguenza, Frank ricompare sotto forma di spirito, e, insieme a Cedric Diggory, Bertha Jorkins ed ai genitori di Harry, esorta il ragazzo a combattere, salvandolo dalla morte quasi certa.