
- il Gramo.
- I cavalli fantasma della Caccia dei Senza Testa
- il Gytrash.
I fantasmi della saga sono:
- Mirtilla Malcontenta: è il fantasma che infesta il bagno delle ragazze al secondo piano nella scuola di Hogwarts. Mirtilla è il fantasma di una ragazza pallida e con un paio di grossi occhiali, dal carattere triste, lamentoso ed estremamente suscettibile. È sempre chiusa nello stesso bagno e rinfaccia la sua morte a chiunque, motivo per cui non è molto amata dalle scolare, che cercano sempre di evitarla. Mirtilla compare per la prima volta nel romanzo Harry Potter e la camera dei segreti; fu la prima e fortunatamente unica vittima del Basilisco che risiedeva nella Camera dei Segreti dopo che quest’ultima fu aperta cinquanta anni prima. Nello stesso libro, raccontando la sua storia, aiuta Harry e i suoi amici a scoprire l’ubicazione della Camera dei Segreti stessa. Racconta in particolare di essere stata per ore nel gabinetto a piangere perché una sua compagna la prendeva in giro per via degli occhiali e, appena uscita, di avere visto degli enormi orrendi occhi gialli e poi essersi ritrovata improvvisamente morta, come se il suo corpo svanisse galleggiando: in effetti nel libro si spiega che il Basilisco è in grado di uccidere con il solo sguardo. Anche nel quarto libro il fantasma fornisce un contributo nell’aiutare Harry nella seconda prova del Torneo Tremaghi. Infatti mentre Harry si trova immerso nella vasca nel bagno dei prefetti, come suggerito da Cedric Diggory per sciogliere l’indovinello, Mirtilla entrerà da un rubinetto e gli fornirà alcuni indizi indiretti, che aiuteranno molto il ragazzo. Nello stesso capitolo dichiara che, spesso, quando “qualcuno tira l’acqua” e lei non se ne accorge, va a finire nel lago con le sirene e la piovra gigante. Racconta anche che, a volte, spia i prefetti che fanno il bagno. In Harry Potter e il principe mezzosangue riappare brevemente e figura come consolatrice di un ragazzo estremamente triste e sfiduciato, che si scoprirà essere un Draco Malfoy preoccupato dai suoi continui fallimenti nel portare a termine il compito datogli da Lord Voldemort. Ha una cotta per Harry Potter.
- Nick-Quasi-Senza-Testa: appare per la prima volta in Harry Potter e la pietra filosofale. È il fantasma della Casa di Grifondoro, e il suo vero nome è Sir Nicholas de Mimsy-Porpington. Dalla data del suo cinquecentesimo complemorte è possibile conoscere quella della sua morte, il 31 ottobre 1492. La sua morte gli fu causata da un tentativo di decapitazione con 45 colpi di ascia, che non riuscirono però a mozzargli interamente la testa, che rimase attaccata al collo unita con esso da un centimetro e mezzo di pelle e tendine; per tale motivo egli è ancora oggi oggetto di scherno da parte degli altri fantasmi di morti per decapitazione, e non viene mai ammesso a partecipare alle loro gare. Nel secondo capitolo del libro Harry, Ron ed Hermione partecipano alla festa di Complemorte. La Rowling ha rivelato che nella prima bozza di Harry Potter e la Camera dei Segreti il fantasma cantava una ballata di sua creazione, che spiegava come la sua testa si fosse quasi staccata dal corpo. Nel primo libro ricopre un ruolo marginale. Nel secondo capitolo della saga festeggia il suo cinquecentesimo complemorte, e pochi giorni dopo viene pietrificato dal Basilisco di Tom Riddle: È l’unico ad essere investito in pieno dallo sguardo letale della creatura, ma non può morire, essendo già defunto, pertanto appare incosciente e annerito, per poi venire riportato alla normalità con la Pozione di mandragola. Diviene rilevante nel corso del quinto libro, quando spiega ad Harry la natura di un fantasma, e gli dice che non sarà più possibile per lui contattare Sirius Black, poiché la scelta che porta a diventare o no dei fantasmi si presenta una sola volta. Il suo ruolo nel settimo libro è nuovamente marginale: Egli si limita infatti ad aiutare Harry a trovare la Dama Grigia.
- Barone Sanguinario: è il fantasma della Casa di Serpeverde. Il suo nome gli è stato dato a causa del sangue argenteo di cui è ricoperto. È l’unico di cui Pix il poltergeist ha paura e l’unico, oltre Silente, a cui Pix ubbidisce. Anche Nick-Quasi-Senza-Testa sembra temerlo. Si scopre, nel settimo libro, essere colui che ha provocato la morte di Helena Corvonero, figlia della fondatrice della casa di Corvonero e amante del Barone: Resosi conto dell’orribile atto compiuto, il Barone si è suicidato con lo stesso pugnale usato per uccidere l’amata, e porta tuttora delle catene in segno del profondo rimorso. Nel film Harry Potter e la pietra filosofale appare vestito in maniera simile al capitan Uncino del film Hook – Capitan Uncino.
- Frate Grasso: Il Frate Grasso è il fantasma della Casa di Tassorosso, di lui si sa molto poco. Viene descritto come il fantasma di un monaco basso e panciuto, molto allegro e socievole, ed appare come il più permissivo dei quattro fantasmi delle Case. Su Pottermore si viene a sapere che in vita il Frate venne giustiziato dai suoi coetanei medievali quando i prelati più anziani del convento nutrivano sospetti sull’uomo, che era in grado di curare gli ammalati di vaiolo con una bacchetta di legno.
- Dama Grigia: è il fantasma della Casa Corvonero. Dopo essere apparsa brevemente nel primo libro, ricompare nel settimo, dove ricopre un importante ruolo e in cui si scopre essere Helena Corvonero, figlia di Priscilla Corvonero. Si scopre che in suo possesso è stato uno degli Horcrux di Voldemort, il diadema di Corvonero, rubato dalla stessa Helena alla madre e che era costato accidentalmente la vita a lei e al Barone Sanguinario, che, pentitosi di averla uccisa, si suicidò subito dopo. Ella spiega ad Harry di aver nascosto il diadema nel tronco di un albero in Albania e il ragazzo capisce che probabilmente Voldemort lo aveva trovato durante il suo soggiorno in quel luogo, per poi nasconderlo in una stanza a Hogwarts che riteneva di essere l’unico ad aver scoperto. Harry ricorda improvvisamente di aver già visto quel diadema: L’anno precedente infatti si era recato in quella stanza per nascondere il vecchio libro di pozioni del Principe Mezzosangue e, per ricordarsi il posto esatto dove l’aveva messo, vi aveva posizionato vicino un vecchio busto con in testa una parrucca e il famigerato diadema.
- Pix: Il termine “poltergeist” deriva dal tedesco e può essere tradotto all’incirca come “fantasma rumoroso”, sebbene non si tratti, nel vero senso della parola, di uno spettro. Il poltergeist e un’entita invisibile in grado di spostare oggetti, sbattere porte o provocare altri fenomeni sonori e cinetici. I fantasmi non sono gli unici esseri classificati come spiriti, ma lo sono anche i poltergeist, spiriti del caos, che non sono mai vissuti. I poltergeist hanno la caratteristica di essere “più materiali” rispetto ai fantasmi. Pix compare per la prima volta nel primo libro ma è sempre presente in tutti gli altri anche se in piccole e brevi parti. Viene descritto come un poltergeist rompiscatole, vestito da giullare, che si diverte a tormentare continuamente tutti i professori e gli alunni della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. L’unico personaggio che teme è il Barone Sanguinario, il fantasma della casa dei Serpeverde, mentre rispetta Albus Silente, il Preside alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sembra inoltre nutrire una forma di rispetto verso Fred e George Weasley, dopo la loro fuga dalla scuola. Pix è imbarazzante e divertente, l’unica volta in cui ha preso ordini da studenti è stata quando i gemelli Weasley, fuggendo, gli dissero: “Falle vedere i sorci verdi anche per noi, Pix!”. Parteciperà anche nell’ultimo capitolo della saga alla “Battaglia di Hogwarts”, inneggiando infine alla vittoria di Harry Potter cantando una canzoncina. È un personaggio del tutto assente nei film tratti dai libri, tagliato dagli adattamenti cinematografici per assenza di spazio o per la sua poca importanza. Pix è capace di masticare chewing-gum, svitare lampadari e tenere oggetti, perché non è un fantasma ma uno spiritello del caos, solido, eterno e indistruttibile, che può fare queste cose. Può tuttavia essere colpito da alcune fatture, che a volte gli vengono lanciate a scopo difensivo dagli studenti.
È probabile che per la creazione di questo personaggio sia stata presa come spunto una delle tante leggende di Dame Grigie che circolano in Gran Bretagna. Nel film Helena viene rappresentata come un personaggio timido e scostante, buona amica di Luna, oltre a mostrarsi consapevole di cosa Voldemort ha fatto al diadema e a sapere dove questo si trovi. Il Professor Rüf è il professore di Storia della Magia. Il professor Rüf è l’unico professore fantasma della scuola. Si dice che una notte si sia addormentato su una poltrona davanti a un camino e che, la mattina successiva, solo la sua anima sotto forma di fantasma sia andata a lezione, lasciando il suo corpo senza vita esattamente dov’era, senza che il professore si accorgesse di essere morto. Per Harry e Ron la materia Storia della Magia è tra le più odiate, in quanto molto noiosa nelle sue lezioni, Rüf ha il fastidioso difetto di non ricordarsi mai i nomi degli studenti e non fa altro che parlare con voce monotona di avvenimenti storici e date, facendo spesso sprofondare i ragazzi nel torpore generale: