Elfo Domestico

Creature Magiche
Gli Elfi domestici compaiono per la prima volta nel secondo volume, Harry Potter e la camera dei segreti. Sono creature dedite ai lavori domestici; possono indossare solo abiti arrangiati che non devono essere stati fatti per essere usati come veri e propri indumenti, ad esempio federe di cuscino, tovagliette da tè, strofinacci, eccetera; questo è il segno della loro appartenenza come servitori di una famiglia di maghi. Se ricevono in dono un vero e proprio abito, il loro status di dipendenza dal padrone decade; ma finchĂ© ciò non avviene, sono obbligati a eseguire tutti gli ordini dei loro padroni, anche se li considerano ingiusti. Hanno l’abitudine universale di parlare di sĂ© stessi alla terza persona singolare. Hermione ha fortemente preso a cuore la condizione degli elfi domestici e ha fondato il CREPA per la loro protezione e la loro tutela, battaglia che continuerĂ  ancora in etĂ  adulta, anche se, nel quarto libro, sembra che gli elfi domestici non apprezzino la sua iniziativa, così come Ron e Harry. Gli elfi domestici hanno grosse orecchie da pipistrello, un naso a grugno o dritto e aquilino e sono molto bassi di statura, quasi come i Folletti. Generalmente provano disgusto per ciò che il loro padrone odia, adorano ciò che il loro padrone adora e pensano ciò che gli viene inculcato, tuttavia se vengono trattati particolarmente male possono trovare scappatoie per obbedire soltanto in maniera nominale agli ordini che vengono impartiti loro. Gli elfi non possono e non devono svelare i segreti dei propri padroni e se lo fanno senza esplicito ordine sono costretti a punirsi violentemente facendosi male da soli. Un’importante caratteristica di queste creature è che non accettano salario per i loro servigi, che non riescono a sopportare che si parli male dei padroni e che a loro volta non riescano a farlo anche quando i loro padroni non sono piĂą tali, sempre ammesso che questi non siano stati particolarmente malvagi nei loro confronti. Altre caratteristiche consistono nella capacitĂ  di smaterializzarsi e materializzarsi anche dove ne è stato imposto il divieto con la magia, raggiungere istantaneamente il loro padrone in qualsiasi momento e luogo appena egli li chiama e padroneggiare poteri che i maghi non hanno. Su Pottermore, nello scritto inedito “Coppa del Mondo del Quidditch”, vengono citati gli Yumbo, particolare specie di elfo domestico di origine africana, usati come mascotte dalla squadra del Quidditch del Senegal nel 1998. Nella saga si conoscono in tutto quattro elfi domestici:

  • Dobby: è un elfo domestico, ovvero una creatura elfica che compie i lavori domestici in casa del padrone da cui dipende, che in questo caso è Lucius Malfoy con la sua famiglia. Compare per la prima volta in Harry Potter e la camera dei segreti e cerca di convincere Harry a non tornare ad Hogwarts. Pare infatti ci sia un tremendo complotto di cui tutti sono all’oscuro. L’elfo è talmente determinato a proteggere Harry che arriverĂ  persino a intercettare le lettere di Ron e Hermione all’amico, a bloccare la barriera per il binario 9 e 3/4 ed a stregare un Bolide di una partita di Quidditch per tentare di ferire Harry in modo abbastanza grave da farlo mandare a casa. Nutre una vera e propria idolatria per lui, infatti lo riempie di complimenti e favori. L’avvertimento dell’elfo si rivela fondato, infatti numerose persone verranno pietrificate ad opera del Basilisco di Serpeverde che si nasconde in una sala nascosta nei sotterranei, detta Camera dei Segreti. Alla fine del libro, grazie a un astuto stratagemma di Harry, Lucius Malfoy sarĂ  costretto a liberare Dobby in quanto gli avrebbe regalato un calzino, e l’elfo sarĂ  piĂą felice che mai. L’elfo ricompare poi nel quarto libro, in cui è entrato a far parte del team degli elfi domestici della scuola di Hogwarts con l’elfa Winky. Dimostra una grande felicitĂ  nel rivedere Harry e gli racconta dei suoi progetti da elfo libero. A Natale regala a Harry calzini fatti a mano da lui e riceve da Harry e Ron calzini e un golfino. Inoltre aiuterĂ  Harry nella seconda prova del Torneo Tremaghi, procurandogli l’Algabranchia, un’erba dalle proprietĂ  magiche che, ingerendola, lo avrebbe fatto respirare sott’acqua per tutta la durata della seconda prova nel Lago Nero. Per ricompensarlo gli vengono donati dei calzini magici. Nel quinto libro Dobby spiega a Harry come trovare la Stanza delle NecessitĂ , che diventerĂ  la sede delle riunioni dell’Esercito di Silente, ovvero il gruppo di Difesa Contro le Arti Oscure di Harry. Per l’ultima lezione dell’Esercito di Silente prima delle vacanze di Natale, Dobby appende 100 decorazioni natalizie con la gigantografia di Harry Potter e con scritto: “Buon Natale Harry Potter signore” mostrando ancora una volta la sua profonda ammirazione verso Harry. Per Natale dipinge un agghiacciante ritratto di Harry e glielo manda. In Harry Potter e il principe mezzosangue, invece, su richiesta di Harry, pedinerĂ  di nascosto Draco Malfoy insieme all’elfo Kreacher, scoprendo che si nascondeva nella Stanza delle NecessitĂ . Nel settimo libro, Dobby, mandato da Aberforth Silente, libera Harry Potter, Luna Lovegood, Ollivander, Dean Thomas, Ron Weasley, Unci-Unci e Hermione Granger dalle segrete di Villa Malfoy, dove erano prigionieri di Bellatrix Lestrange. Tuttavia, mentre si stava Smaterializzando, viene da questa ucciso con un coltello d’argento che gli infligge una ferita al petto. Una volta Materializzatisi, Dobby viene sepolto da Harry Potter presso Villa Conchiglia, la casa di Bill Weasley e di sua moglie Fleur. Harry non usa la magia per seppellirlo, mostrando in questo modo rispetto per Dobby e tutti i servigi e tutte le fatiche che aveva fatto per lui: scaverĂ  la fossa con una vanga e scriverĂ  sulla lapide «Qui giace Dobby, un elfo libero». SarĂ  la morte dell’elfo a far decidere a Harry di continuare la ricerca degli Horcrux, lasciando perdere i Doni. Quando parte da Villa Conchiglia, nota che sulla tomba dell’elfo stanno spuntando dei fiori. La personalitĂ  di Dobby è completamente diversa da quella degli altri elfi domestici, come Winky, in quanto non si vergogna assolutamente di essere stato liberato, anzi ne è molto felice, e vuole essere pagato per il suo lavoro. Per averlo liberato, dimostra un grandissimo affetto e gratitudine per Harry Potter, aiutandolo in diverse occasioni; arriverĂ  persino a non dormire una settimana, pur di eseguire l’ordine di Harry di seguire Draco Malfoy. Anche se è un elfo libero, quindi non serve che prenda ordini da nessuno, obbedisce senza discussioni a Harry, ma solo per totale lealtĂ  nei suoi confronti. Dato che l’unico modo per liberare un elfo domestico è che il suo padrone gli regali un indumento, Dobby festeggia la sua libertĂ  mettendosi addosso qualsiasi cosa trovi, assumendo un aspetto molto buffo. Come ogni elfo domestico, prima di essere liberato era costretto a punirsi da solo ogni volta che non esegue un ordine o parla male dei padroni, caratteristica che gli è incondizionatamente rimasta anche dopo essere stato liberato, quando non ha piĂą padroni. Le prime e le ultime parole da lui pronunciate sono state “Harry Potter”.
  • Hokey: è l’elfa domestica di una signora molto vecchia, grassa e ricca di nome Hepzibah Smith. Viene menzionata in un suo ricordo nel Pensatoio in Harry Potter e il principe mezzosangue. Essa è determinante nella storia, infatti si scopre che Voldemort era andato dalla padrona dell’elfa ed essa gli aveva mostrato due oggetti molto rari: la coppa di Tassorosso e il medaglione di Serpeverde, due futuri Horcrux. Voldemort ruba gli oggetti, uccide Hepzibah e fa ricadere la colpa su Hokey infliggendole un Incantesimo di Memoria. Qualche tempo dopo l’elfa muore. Silente riesce ad ottenere il ricordo prima che lei muoia.
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  • Kreacher: è un elfo domestico, ovvero una creatura magica che assolve i compiti domestici. Nel libro è descritto come un elfo domestico molto anziano, che indossa uno straccio sudicio legato come un gonnellino attorno alla vita, ha la pelle troppo abbondante e una gran quantitĂ  di peli bianchi che fuoriesce dalle grandi orecchie a forma di ali di pipistrello. Gli occhi sono di un grigio acquoso e iniettato di sangue, il naso è grosso, carnoso e molto simile a un grugno. Appartiene alla famiglia Black ed appare per la prima volta nel quinto libro della serie. Viene spesso trattato male dall’ultimo padrone rimastogli, Sirius, in quanto per lui Kreacher rappresenta un legame con la famiglia che aveva tanto odiato. Tuttavia questa maleducazione si ritorcerĂ  contro il padrino di Harry. All’ordine di andare fuori impartitogli da Sirius, Kreacher si rifugia dalla cugina di Sirius Black, Narcissa Malfoy, madre di Draco, alla quale confida il rapporto speciale che c’è tra Sirius e Harry. Poi mente a quest’ultimo quando gli viene chiesto dov’è Sirius, dicendogli che è al Ministero nell’Ufficio Misteri, quando invece è al piano superiore a curare una ferita di Fierobecco inferta da Kreacher stesso. In questo modo agevola notevolmente i piani di Voldemort, che porteranno alla morte di Sirius, con immenso dolore di Harry. Nel sesto libro viene lasciato in ereditĂ  da Sirius a Harry, che gli ordina di lavorare nelle cucine di Hogwarts insieme agli altri elfi. Inoltre Harry gli affida la missione, con Dobby, di seguire Draco Malfoy per scoprire cosa stia tramando. Hermione, dato che ha un grande cuore e tiene molto alla causa degli elfi, tenta di redimerlo ed anche di aiutarlo ad ottenere i suoi diritti, ma, per tutta risposta, ottiene solo insulti. Nel settimo libro Harry viene a conoscenza della vera identitĂ  di RAB e Kreacher gli rivela la vera causa della sua prematura morte; così facendo aiuta i tre amici a trovare il terzo Horcrux. Kreacher racconta che Voldemort aveva bisogno di un elfo domestico per una missione. Regulus, che era da circa un anno al servizio di Voldemort, affidò Kreacher al Signore Oscuro per questa missione misteriosa. Voldemort portò Kreacher nella grotta stregata per poter nascondere il suo Horcrux dentro al bacile pieno della pozione che fa riapparire i ricordi piĂą tristi della sua vita e dĂ  una gran sete a chi la beve. Lo scopo di Kreacher in questa missione fu proprio quello di bere tutta la pozione, cosa che, come descrive l’elfo, gli fece venire un gran mal di stomaco. Voldemort mise poi sul fondo del bacile il medaglione diventato Horcrux, riempiendolo con altra pozione. Voldemort lasciò Kreacher al suo destino mortale, ignorando i grandi poteri degli elfi domestici, che, per molti aspetti, sono superiori a quelli dei maghi e possono essere in grado di superare alcune loro difese. Infatti Regulus aveva ordinato a Kreacher di tornare a casa finito il compito con Voldemort, quindi, proprio quando Kreacher stava per morire nel lago nero pieno di Inferi all’interno della grotta, ubbidì alla richiesta del suo padrone, si materializzò in Grimmauld Place e raccontò a Regulus che cosa aveva fatto. Regulus, turbato, tornò tempo dopo ed ordinò a Kreacher di portarlo nella grotta, avendo scoperto il segreto di Voldemort; questa volta bevve lui la pozione ed ordinò a Kreacher di sostituire il vero medaglione-Horcrux con uno falso e di portare a casa quello vero e di distruggerlo, mentre Regulus morì annegato nel lago nero pieno di inferi. Kreacher non riuscì a distruggere l’Horcrux ma lo conservò con cura per tutti gli anni a venire, insieme a tutti gli altri cimeli della famiglia Black. Da allora Harry, su consiglio di Hermione, inizia a trattarlo con piĂą gentilezza, ma soprattutto grazie all’inconsueto dono del falso medaglione di Regulus, che era costato la vita a Silente, Kreacher diventa molto ubbidiente e servizievole verso Harry. Infatti cucina prelibati pasti per i tre amici durante il loro soggiorno a Grimmauld Place, e cattura per ordine di Harry il ladruncolo Mundungus Fletcher. Si sa inoltre che guida gli elfi domestici di Hogwarts durante la guerra della suddetta scuola, urlando “Combattete il Signore Oscuro, nel nome del prode Regulus!”. La voce italiana nel quinto film è di Oreste Rizzini, mentre nel settimo film è di Franco Zucca.
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  • Winky: è un’elfa domestica. Quest’elfa era inizialmente di proprietĂ  di Bartemius Crouch, mago molto famoso che lavorava al Ministero della Magia, il quale però l’ha liberata all’inizio del quarto libro per avergli disubbidito. La incontriamo per la prima volta nel quarto volume alla finale di coppa del mondo di Quidditch, dove sta tenendo il posto per il suo padrone. Quando viene liberata cade in una crisi depressiva perchĂ©, al contrario dell’elfo Dobby, lei ritiene la libertĂ  un disonore, come tutti gli altri elfi domestici. Infatti, preferisce lavorare che essere puntata a dito perchĂ© è stata licenziata. Custodisce molti segreti del suo padrone anche dopo il licenziamento, convinta di doverlo ancora servire. Finisce a lavorare nelle cucine di Hogwarts. Nel quarto libro il suo ruolo è fondamentale o quasi per la vicenda, poichĂ© è al centro del segreto di Barty Crouch Jr, ma nel film non è presente, tagliata per assenza di spazio.