Argus Gazza

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Argus Gazza è il custode della scuola di Hogwarts. È un Magonò, ovvero un figlio di maghi e membro di una famiglia di maghi ma privo di poteri magici. Per questo motivo l’apprendere le arti magiche rientra tra i suoi più grandi desideri, ma non vi può tuttavia riuscire. Ha tentato un corso accelerato di magia chiamato “SpeedyMagic”, senza però ottenere risultati. Come Silente dice, infatti, “Maghi si nasce, non si diventa”. Per la frustrazione di essere un Magonò, Gazza prova invidia ed odio nei confronti degli studenti della scuola di Hogwarts e si diverte a tormentarli in tutti i modi possibili, cerca sempre di coglierli mentre stanno tenendo un comportamento contrario alle regole della scuola, anche inventandosi regole, in modo tale che vengano loro inflitte delle punizioni. Più volte chiede al preside Albus Silente il permesso di infliggere punizioni corporali, come poter frustare gli studenti oppure poterli appendere al soffitto con delle catene, ma si vede sempre opporre un netto rifiuto; ad esaudire il suo desiderio è solo, per un breve periodo, la professoressa Dolores Umbridge. Il suo ufficio è una stanza maleodorante di pesce e illuminata da una lampada a petrolio. Non avendo poteri magici non può aver frequentato Hogwarts, ma durante le partite di Quidditch lo si vede in più di un’occasione a tifare assieme ai Serpeverde. Suoi accaniti nemici sono Fred e George Weasley, che in innumerevoli occasioni si sono visti infliggere punizioni dal malvagio custode, ma che sono altrettanto spesso riusciti a non scontare alcuna pena per le loro azioni. Infatti, anche se Gazza conosce molto bene la scuola e i suoi segreti, non può competere con la Mappa del Malandrino di cui i gemelli si servono. Essa, d’altro canto, prima che i Weasley la scoprano, si trova proprio tra gli oggetti pericolosi e/o illegali requisiti agli studenti dal custode e da lui gelosamente conservati con la massima attenzione. Ad ostacolare il custode interviene spesso il poltergeist Pix, che si impegna a seminare il caos in tutta la scuola.