Luna Lovegood

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Luna Lovegood è un personaggio della serie di romanzi di Harry Potter. Compare per la prima volta nel quinto libro, Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Il suo soprannome è un gioco di parole tra il suo nome e la parola lunatica, che sta ad indicare la sua stranezza. Luna vive con suo padre Xenophilius Lovegood su una collinetta, non troppo distante dalla casa di Ron. Nel settimo libro la casa viene descritta soprattutto come luogo di esperimenti. Fisicamente viene descritta come una ragazza dai lunghi e disordinati capelli di un biondo sporco, grandi occhi grigi e sporgenti che le conferiscono un’aria sognante. Luna viene considerata “strana” dagli altri studenti per via dei suoi alquanto bizzarri modi di fare, come leggere Il Cavillo al rovescio o essere fermamente convinta che Rufus Scrimgeour sia un vampiro o indossare gioielli alquanto stravaganti come una collana fatta di tappi di burrobirra e degli orecchini dalle fattezze di rapanelli arancioni. Nonostante questa sua reputazione, è amata dai suoi amici, in quanto profondamente schietta, aperta e straordinariamente arguta e intelligente, come prova il suo essere stata assegnata alla casa di Corvonero. Luna è sostanzialmente l’anti-Hermione: svagata, illogica, fermamente convinta di teorie considerate dai più solo baggianate, profondamente sicura di sé laddove Hermione dà più volte prova che la sua fermezza d’animo è solo una facciata. Crede nell’esistenza di strane creature quali i Nargilli, i Gorgosprizzi e i Ricciocorni Schiattosi, il che la fa sembrare ai suoi compagni una visionaria e una matta. Il suo atteggiamento e le sue convinzioni le hanno procurato diverse difficoltà nei rapporti coi suoi compagni, tanto che si dispiace che durante il sesto anno di Harry non si terranno gli incontri dell’Esercito di Silente, perché «era come avere degli amici». La sua fiducia nell’esistenza di queste creature e nelle teorie cospiratorie del padre è così radicata che si offende spesso, quando le si contesta. Durante l’incontro alla Testa di Porco per l’organizzazione dell’Esercito di Silente arriva a dare dell’ottusa a Hermione Granger, affermando che la Grifondoro non crede a nulla se non le viene sbattuto sotto il naso. Nel film il personaggio è molto più gentile e non litiga mai con Hermione, né la ragazza esterna le sue idee sul Cavillo e i suoi articoli. Viene esaltato il suo lato ingenuo e strambo. È spesso vittima di scherzi da parte dei suoi stessi compagni, che le nascondono abiti e scarpe costringendola ad affiggere dei cartelli per il castello a fine anno, ma il suo animo buono e la sua natura fondamentalmente un po’ ingenua la portano a credere che sia colpa dei Nargilli. Come Harry Potter e Theodore Nott, può vedere i Thestral, avendo assistito alla morte di sua madre quando aveva nove anni. Luna Lovegood è un personaggio della serie di romanzi di Harry Potter. Compare per la prima volta nel quinto libro, Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Il suo soprannome Lunatica, Loony in inglese è un gioco di parole tra il suo nome e la parola lunatica, che sta ad indicare la sua stranezza. Luna vive con suo padre Xenophilius Lovegood su una collinetta, non troppo distante dalla casa di Ron. Nel settimo libro la casa viene descritta soprattutto come luogo di esperimenti. Fisicamente viene descritta come una ragazza dai lunghi e disordinati capelli di un biondo sporco, grandi occhi grigi e sporgenti che le conferiscono un’aria sognante. Luna viene considerata “strana” dagli altri studenti per via dei suoi alquanto bizzarri modi di fare, come leggere Il Cavillo al rovescio o essere fermamente convinta che Rufus Scrimgeour sia un vampiro o indossare gioielli alquanto stravaganti come una collana fatta di tappi di burrobirra e degli orecchini dalle fattezze di rapanelli arancioni. Nonostante questa sua reputazione, è amata dai suoi amici, in quanto profondamente schietta, aperta e straordinariamente arguta e intelligente, come prova il suo essere stata assegnata alla casa di Corvonero. Luna è sostanzialmente l’anti-Hermione, svagata, illogica, fermamente convinta di teorie considerate dai più solo baggianate, profondamente sicura di sé laddove Hermione dà più volte prova che la sua fermezza d’animo è solo una facciata. Crede nell’esistenza di strane creature quali i Nargilli, i Gorgosprizzi e i Ricciocorni Schiattosi, il che la fa sembrare ai suoi compagni una visionaria e una matta. Il suo atteggiamento e le sue convinzioni le hanno procurato diverse difficoltà nei rapporti coi suoi compagni, tanto che si dispiace che durante il sesto anno di Harry non si terranno gli incontri dell’Esercito di Silente, perché «era come avere degli amici». La sua fiducia nell’esistenza di queste creature e nelle teorie cospiratorie del padre è così radicata che si offende spesso, quando le si contesta. Durante l’incontro alla Testa di Porco per l’organizzazione dell’Esercito di Silente arriva a dare dell’ottusa a Hermione Granger, affermando che la Grifondoro non crede a nulla se non le viene sbattuto sotto il naso. Nel film il personaggio è molto più gentile e non litiga mai con Hermione, né la ragazza esterna le sue idee sul Cavillo e i suoi articoli. Viene esaltato il suo lato ingenuo e strambo. È spesso vittima di scherzi da parte dei suoi stessi compagni, che le nascondono abiti e scarpe costringendola ad affiggere dei cartelli per il castello a fine anno, ma il suo animo buono e la sua natura fondamentalmente un po’ ingenua la portano a credere che sia colpa dei Nargilli. Come Harry Potter e Theodore Nott, può vedere i Thestral, avendo assistito alla morte di sua madre quando aveva nove anni.